Jean Harlow

Jean Harlow, La Donna Platino Jean Harlow, soprannominata la bionda di platino per i suoi folti

Jean Harlow, La Donna Platino

Jean Harlow, soprannominata la bionda di platino per i suoi folti capelli biondi, è stata una star di prima grandezza, un’icona, nonostante i suoi anni d’oro furono brevi.

Gli Esordi

Jean Harlow nasce nel marzo del 1911, in realtà con il nome di Harlean Carpenter; prese il nome della madre, Jean Harlow, dopo il divorzio tra i genitori quando aveva appena 10 anni.

La sua carriera cominciò molto presto, a soli 15 anni infatti Jean si trasferisce a Chicago per il suo debutto nel cinema muto; nonostante non venisse chiaramente evidenziata per la sua particolarissima voce nasale, la sua splendida pelle candida e le sue morbide forme ebbero modo di essere apprezzate e notate dai produttori.

Dopo il trasferimento della famiglia Harlow in California alla fine degli anni 20, Jean Harlow si unì alla schiera di ragazze pronte a tutto per sfondare nell’affascinante mondo del cinema.

Il suo talento brillò fra mille volti, specialmente agli occhi del produttore Howard Hughes, il quale fu talmente colpito dalla giovane ragazza che le affido il ruolo principale in uno dei primissimi film sonori Hell’s Angels nel 1930.https://www.timelessbeauty.it/wp-content/uploads/2016/05/Jean-Harlow-2.gif

Le Difficoltà

Nonostante la sua bravura e il portamento elegante, la moralità di quel periodo non permise a Jean Harlow di avere il riconoscimento sperato; o meglio, ci fu, ma il suo successo ebbe breve durata nonostante le promettenti aspettative.

I ruoli che le vennero assegnati diventarono mano a mano sempre più degradanti, tanto da non solo non esaltarne le caratteristiche ma addirittura da ridicolizzarla all’interno delle sceneggiature.

Tutto ciò portò ad un notevole calo di immagine per la Harlow, che si vide passare dallo splendore e lo sfarzo degli studios Hollywoodiani all’ambiente decisamente più essenziale del midwest e della costa atlantica, dove tenne delle esibizioni rovinose.

Per riacquistare il suo originale successo, dovette arrivare ad un incontro decisivo con il produttore della MGM Paul Bern, il quale parlò con il capo del famoso marchio di Hollywood e lo convinse che la Harlow aveva effettivamente tutte le carte in regola per essere una vera icona del cinema.

Il Successo

Cominciarono i suoi film di successo:

Platinum Blonde nel 1931, la pellicola di F: Capra che ha fatto conoscere a tutto il mondo il colore dei capelli.

Fu talmente importante come pellicola che da questo momento in poi il suo look sarà seguito dal celebre costumista Adrian.

Red-headed woman nel 1932 nel quale indossava una parrucca color rame.

Red dust nel 1932, Bombshell e Dinner at eight nel 1933.

 

China Seas nel 1935 e Libeledy Lady nel 1936.

La Prematura Scomparsa

Durante questi anni, la disfunzione renale di cui soffriva Jean si aggravò velocemente e in breve tempo causò la scomparsa.

Difatti la Harlow sfortunatamente non riuscì nemmeno a concludere le riprese del film Saratoga in cui era impegnata, tanto da essere sostituita da una controfigura dopo la sua prematura morte.

L’Icona

Testimonial di diverse campagne per Max Factor, incarnava in pieno il divismo algido a tratti austero degli anni 30.

Dalle onde che le incorniciano il viso, alle sopracciglia ridisegnate ad arco, diventa idolo di moltissime donne che cominciano ad imitarla nel look, anche diverse dive hollywoodiane prenderanno ispirazione dalla sua immagine.

Non meno importante il disegno delle labbra rimpolpate dal rouge e ridefinite nella zona dell’arco di cupido pur restando ancora piccoline.

L’iniziale dolce innocenza e spontaneità della bella Jean Harlow si tramutò in un mix fra aggressività e spiccata sensualità;

Questo viene testimoniato anche dai ruoli che nel corso della sua carriera le vennero assegnati.

Mentre Jean cambiava e maturava, i ruoli cambiavano con lei, rispecchiando il mutamento e il nuovo portamento della star. La moralità e il puritanesimo diffusi molto a quei tempi portarono alla condanna della grande attrice, etichettata come l’incarnazione del sesso e della lussuria, cosa che può essere considerata come una delle maggiori cause del suo breve successo.

A questa immagine, si contrapponeva la sua figura privata, costituita da una grande semplicità d’animo, a tratti ingenuità e fiducia nel prossimo.

Fotografia e make up, sono gli elementi cardine del percorso trasversale e dinamico che, sin da giovane, ha segnato l’animo di Antonio Ciaramella. Se le sue origini partenopee gli hanno conferito l’arte del parlare romantico, la sua determinazione l’ha portato ad inseguire costantemente la bellezza.

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