Can-Can Girls, Antenate delle Pin Up

Il termine americano Pin Up fu inventato dai soldati americani (GI :Government Issue) durante la

Il termine americano Pin Up fu inventato dai soldati americani (GI :Government Issue) durante la seconda guerra mondiale.

Pin up indicava la rappresentazione, fotografica o artistica, dell’ideale della bellezza femminile, una ragazza che posava in modo sexy e attraente.

Bellezza perfetta, idealizzata da illustratori sconosciuti o celebri, immagini che venivano fissate al muro per avere sempre sottocchio una presenza femminile affascinante, pronta a rallegrare chi la guardava, anche quando si soffriva la solitudine come era per i soldati sperduti in luoghi lontani.

Da qui l’espressione «pin-up girl» traducibile dall’inglese come una ragazza appesa su.

Dalla loro apparizione all’inizio del  XIX secolo, le pin up diventano nel XX secolo il modello technicolor dell’emblema femminile, un simbolo di seduzione e di sensualità che si è evoluto nel tempo.

Il Can-Can Francese

Le origini delle pin up possono essere trovate già nella Parigi della seconda metà del XIX secolo dove le ragazze in teatro ballavano una danza esplosiva e seducente : il can can.

Il nome del can-can deriva forse dalla storpiatura della parola francese scandale ed era un adattamento del galop, passo della quadriglia inventato nel 1850 dalla ballerina vedette del Bal Mabille.

Poiché nel can can si mostrano le gonne, si ritiene che questo ballo derivi dall’usanza delle lavandaie di Montmartre di mostrare, ogni domenica, le gonne per le strade del quartiere.

Il Can Can era infatti caratterizzato dall’esibizione delle ballerine che, schierate in fila l’una a fianco dell’altra, al tempo di una musica veloce e ritmata, alzavano le gonne.

Durante questo movimento esse scoprivano parzialmente le gambe, che emergevano dalle lunghe e ampie gonne e sottogonne dell’epoca; questo suscitava l’entusiasmo degli spettatori, che spesso accompagnavano il ritmo battendo le mani.

Leggerezza e Seduzione

Il can-can simboleggiava il gusto francese per la seduzione nella Parigi che divenne, nell’immaginario collettivo, un luogo di attrazione unico per lo svago.

Il divertimento maggiore di questo ballo era di vedere la cosa proibita: la culotte di seta sotto il merletto ondulato delle gonne delle ballerine.

Così le ragazze cancan diventarono la legenda della ville lumiere come:

  • Nini Patte-en-l’air;
  • la Môme Fromage;
  • l’ Etoile Filante;
  • la Goulue Louise Weber, immortalata da Toulouse Lautrèc.

Donne Audaci

Allora, il culmine della provocazione sexy, era una donna che scopriva la caviglia mentre saliva le scale.

Anche sulle spiagge, le donne cosiddette oneste, iniziarono a osare facendo scendere le loro gonne o corsetti, mostrando così i loro costumi da bagno.

Lo choc per gli uomini era notevole e i loro sguardi non si staccavano dalle seducenti bagnanti.

Queste donne esibirono per prime le loro forme rotonde e attraenti, giocando il ruolo delle rubacuori senza sapere di essere le antenate delle pin up.

La sensualità e la provocazione invasero le spiagge e le bagnanti diventarono il soggetto delle cartoline postali all’inizio del secolo; raggiungendo tirature di circa cento milione di copie nel 1910.

 

Fotografia e make up, sono gli elementi cardine del percorso trasversale e dinamico che, sin da giovane, ha segnato l’animo di Antonio Ciaramella. Se le sue origini partenopee gli hanno conferito l’arte del parlare romantico, la sua determinazione l’ha portato ad inseguire costantemente la bellezza.

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