Kohl e kajal
Kohl e Kajal: Cosmetici a Spasso nel Tempo Il kajal o kohl (in arabo: كحل ,
Kohl e Kajal: Cosmetici a Spasso nel Tempo
Il kajal o kohl (in arabo: كحل , kuḥl) è una polvere composta da galena, malachite, antimonio e grasso animale usata per il trucco degli occhi.
Utilizzati già nel XXXVI secolo a. C. dagli egizi e dagli indiani, Kohl e Kajal dimostrano come, già in epoche così remote, fosse fondamentale per una donna intensificare il proprio sguardo per renderlo ammaliante.
Per poi, nel corso dei secoli essere i principali responsabili della nascita delle donne Vamp e nell’epoca contemporanea rappresentare quasi un must-have per il make-up moderno.
Le Origini
Due preparati per occhi con una storia antica e affascinante il cui impiego risale all’età del bronzo nei primi secoli a.C.
Kohl e Kajal hanno la stessa funzione, ma si distinguono per la diversa consistenza e per le diverse origini.
Kohl
Il Kohl nasce nei paesi arabi, veniva usato da uomini e donne per scurire il contorno dell’occhio, principalmente a scopo protettivo e terapeutico, o contro le energie negative, in quanto era ritenuto in grado di allontanare il malocchio.
Sostanzialmente è una polvere composta da galena, malachite, antimonio e sostanze grasse, in grado di offrire un’intensa colorazione. La galena e l’antimonio vennero successivamente sostituiti da ossidi di ferro e da carbonio ossidato perché entrambi velenosi.
Il fascino di tale prodotto viene citato anche da Vogue, e risulta molto utilizzato nel celebre balletto russo di Diaghilev, che agli inizi del XX secolo spopola con tematiche orientali come Cleopatre, Scéhérazade e Tragédie de Salomé.
Kajal
Dalle campagne indiane, invece, proviene il Kajal.
Nonostante la sua composizione sia pressoché simile a quella del Kohl, si differenzia per la consistenza pastosa dovuta ad una maggiore percentuale di sostanze grasse.
Da ciò si deduce che si tratta di un prodotto più malleabile e sfumabile, ma meno resistente.
Reso magnetico e seducente dall’uso del Kajal è senz’altro il celebre sguardo di Theda Bara nel film muto A fool there was di Frank Powell nel 1915.
Entrambi, sono divenuti poi cosmetici di bellezza capaci di rendere lo sguardo misterioso e seducente.
È ancora possibile trovarli nelle formulazioni originarie, anche se negli anni, soprattutto in Occidente, le versioni originali hanno lasciato spazio a quelle più pratiche a matita.
« Back to Glossary Index