Contrasto di Quantità
I Sette Contrasti di Itten: Il Contrasto di Quantità Il Contrasto di quantità nasce dal rapporto
I Sette Contrasti di Itten: Il Contrasto di Quantità
Il Contrasto di quantità nasce dal rapporto quantitativo tra due o più colori.
Il contrasto di quantità consiste nel regolare l’estensione di un colore in rapporto alla sua luminosità, o al suo minore o maggiore peso visuale in una scelta di accostamenti cromatici.
L’occhio è costantemente alla ricerca di equilibrio ed è questo che si evince nel contrasto di quantità, in cui il colore in minoranza si difende dagli altri colori apparendo più luminoso.
Come Arrivare al Giusto Rapporto
Variando la luminosità, variano anche le proporzioni.
L’effetto di un colore si determina in base alla sua intensità e alle sue dimensioni all’interno di un campo colorato.
In un rapporto equilibrato una piccola porzione di colori luminosi è in grado di bilanciare una porzione molto più estesa di tinte più scure.
Per valutare questo rapporto quantitativo tra colori la prima cosa da fare è determinare la luminosità dei colori puri confrontandoli tra di loro su uno sfondo grigio dalla luminosità media.
I Rapporti Quantitativi
I rapporti quantitativi hanno valore solo quando un colore viene utilizzato al massimo grado di luminosità e se mantengono la stessa luminosità.
Ad esempio, il giallo è tre volte più luminoso del viola, quindi dovrà ricoprire una superficie tre volte più piccola rispetto al suo complementare.
- Se queste proporzioni non vengono rispettate il giallo acquisirà più luminosità e risalto;
- L’arancio è due volte più luminoso del blu;
- Il rosso è luminoso quanto il verde;
- Questo contrasto ci permette di esaltare ed alterare tutti gli altri tipi di contrasto;
Se in una composizione chiaroscurale una macchia chiara entra in contrasto con una superficie scura, il dipinto acquisirà un effetto di maggiore ampiezza e profondità; pertanto il calcolo e l’accordo delle zone di superficie dipinta è importante quanto la scelta dei colori.
Variando le proporzioni tra i colori puri avremmo un effetto più vivido ed espressivo, invece se manteniamo le proporzioni avremmo un’immagine più statica e armonica.
Il rosso e verde complementari risultano armonici, ma se sbilanciati creano disarmonia.
Una qualsiasi composizione cromatica dovrebbe essere costruita in base a rapporti ben calcolati delle aree colorate, naturalmente entrano in gioco la sensibilità e il gusto individuale, che stabiliscono le rispettive misure.
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