Il costo del make up nel 1928

Il costo del make up nel 1928 : la storia del trucco e dei cosmetici

Rene Perl

Il costo del make up nel 1928 : la storia del trucco e dei cosmetici ha un importante valore per l’economia che è  giusto conoscere .

è stato stimato che la donna americana media spendeva circa cinquanta dollari all’anno per cosmetici e trattamenti di bellezza.

Un sondaggio del Milwaukee Sentinel ne evidenzia usi costumi e costi.

Grafico 1928

Ne è emerso che poco più della metà delle donne americane usava il rouge, ma solo il quindici per cento usava il rossetto nonostante fosse stato il simbolo del femminismo per arrivale al XIX emendamento e al voto per le donne.

Circa il novanta per cento ha usato la cipria restando ancora il cosmetico principe nel 1928, più del profumo o dell’eau de toilette.

I Grandi Magazzini di New York fine anni 20

La sezione di articoli da toeletta di un singolo grande magazzino di New York, produceva un valore di tre milioni di dollari ogni anno. (Fashion in make up R. Corson pag 484) Gli articoli comprendevano:

  1. 600 cold creme
  2. 347 rossetti
  3. 1200 varietà di profumi
  4. 1300 scelte in cipria.

 

La moda dell’abbronzatura

Il costo del make up nel 1928: le donne americane spendevano $1.835.000.000 per i cosmetici, e nel 1929 le cifre s’impennano per la moda dell’abbronzatura vendendo 200 mila confezioni di prodotti specifici nei primi dieci giorni di uscita sul mercato.

 

Le donne rimasero con le toilette colme di colori che non andavano più di moda. Betty Thornley nell’autunno del 1929 scrive per Vogue

 

Siamo tutti abbronzati, al sole e la maggior parte di noi rimarrà come siamo almeno durante l’autunno».

Il make up abbinato ai vestiti

Con il viso abbronzato è arrivata una leggera diminuzione nell’uso del rouge e uno spostamento verso le sfumature arancioni.

Di conseguenza le polveri rosa e bianche scompaiono.

Il costo del make up nel 1928 ha subito delle impennate poiché abbinando i colori del trucco all’abbigliamento ha portato ad un aumento le vendite di cosmetici.

Personalmente aggiungerei che la Color Harmony di Max Factor abbia dato una grande possibilità di scelta al pubblico, creando svariate esigenze di look da giorno e da sera.

            color harmony Max Factor

In questo periodo Hollywood sta stravolgendo le sue regole tecniche per il cinema e si parla di Color Harmony anche in teatro come è chiaro anche nel testo della Chalmers “The Art of Make up “1927.

Ombretto blu e mascara blu erano stati usati per far sembrare gli occhi più blu, ma ora anche il trucco degli occhi era stato adattato al colore dell’abbigliamento. Inizia un lunghissimo periodo di abbinamento cromatico tra make up e vestiti. Solo con abiti rossi, arancioni, gialli o neri veniva sensato abbinare l’ombretto al colore dell’iride.

 

Un’indagine USA nel 1929

ha mostrato che la regione del New England (Maine, New Hampshire, Massachusetts, Vermont, Connecticut e Rhode Island) era la parte più conservatrice dal punto di vista dell’estetica, preferendo creme e rossetti leggeri poiché più naturali e meno eccentrici dei rossetti Tangee che ha cambiato colore dopo l’applicazione.

Di tutt’altra posizione nel sud dello Stato dove è stato stimato che per essere alla moda una donna avesse bisogno di almeno due rossetti (giorno e sera) e quattro ciprie (due per il giorno, due per la sera), oltre ad altri cosmetici (Fashion in Make up pag 484). Alle donne di mezza età veniva consigliato di usare sempre due polveri: una rosa ocra seguita da un rachel. È chiaro che le donne in questo lato del paese spendevano molti più soldi in cosmetici.

 

I prodotti che hanno invaso il mercato negli anni venti

avevano una composizione diversa da quelli realizzati nel secolo precedente. Il rossetto è adesso di color carminio realizzato con carmoisina (colorante sintetico E122 colore rosso con sfumature blu) e catrame di carbone, mescolato con talco, amido o argilla di Fullers e profumo. Per il rossetto in cake è stata aggiunta gomma arabica; i rossetti liquidi venivano solitamente sciolti in glicerina e alcool.

I rossetti avevano una base di paraffina rinforzata con cera o burro di cacao e colorati con coloranti carminio o catrame di carbone. Ma alcune composizioni erano quasi inalterate dai millenni come la cold cream che non era molto diversa da quella inventata da Galeno nel II secolo d.C., e secondo Ivor Griffith giornalista per la rivista scientifica “Popular Science 1929”

Le matite per sopracciglia e i cosmetici per ciglia sono ancora fatti come erano in Egitto cinquemila anni fa, vale a dire, da fuliggine, nerofumo, terra di Siena bruciata, e sapone o cera e paraffina .

Il Rouge tatuato

tra le varie ricerche storiche interessante condividere con tutti i lettori di Timeless Beauty questo documento del canale di British Pathè dove una giovane donna si fa tatuare il Rouge!

 

una carrellata d’immagini d’epoca 1928 sul nostro Pinterest

Source:

Antonio Ciaramella Make up 100 anni allo specchio Ed Efesto 2015

Richard Corson Fashions in Make up from ancient to modern times 1972 Universe book

 

Fotografia e make up, sono gli elementi cardine del percorso trasversale e dinamico che, sin da giovane, ha segnato l’animo di Antonio Ciaramella. Se le sue origini partenopee gli hanno conferito l’arte del parlare romantico, la sua determinazione l’ha portato ad inseguire costantemente la bellezza.

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