Epoca Elisabettiana

La cosmetica sotto il regno di Elisabetta I [caption id="attachment_16877" align="alignnone" width="794"] Elisabetta I il suo

La cosmetica sotto il regno di Elisabetta I

Elisabetta I il suo regno 1558-1603

Per Epoca Elisabettiana si intende il periodo sotto il regno di Elisabetta I. Il make up diventò più accessibile soprattutto nelle classi più nobili. Ritroviamo riferimenti a cosmetici utilizzati al tempo anche in diverse opere della letteratura inglese.

Il trucco della regina

Richard Puttenham, ritraendo in versi la figura della Regina, descrive come le sue labbra fossero colorate di un rosso rubino e la sua pelle fosse dipinta di un bianco gesso, simbolo di nobiltà. Pur non essendo contrario all’utilizzo del make-up, Puttenham ci tiene a precisare come il prodotto cosmetico debba essere applicato nel giusto modo tale da non risultare sgradevole, o addirittura, ridicoli alla vista.

Philip Stubbes al contrario, con una vena molto più moralista, condanna l’utilizzo del make up, considerato come uno strumento contro la volontà di Dio. Infatti nel suo “The anatomie of Abuses” scrive:

“pensate che il Dio di tutte le cose, Colui che creò il Sole, la Luna, Le stelle e che governa su tutti i cieli ricolmi di incommensurabile gloria e incomparabili bellezze; non ci avrebbe creati belli e con la pelle abbastanza chiara se non fosse stato nei suoi piani?”

Satana e il trucco

Di comune accordo troviamo anche Robin Consience che pubblicò “The book in meter” nel quale muove una critica rivolta a sua sorella intenta anche lei a schiarirsi la pelle. Attribuisce, infatti, a questa pratica

“l’esercizio di Satana nella sua vita”

perché, dato che Dio ci ha già creati in maniera perfetta, non ha bisogno di intervenire sul suo aspetto in maniera artificiale.

Pelle chiarissima in Epoca Elisabettiana

Come fondo per ottenere una pelle molto pallida, le donne preferivano la polvere di talco rispetto al gesso utilizzato dalla Regina e dalle nobildonne. Ocra e solfato di mercurio, in diverse tonalità, venivano usati come Rouge sulle guance; la cocciniglia amalgamata insieme alla gomma arabica, albume e latte di fico andavano a formare il rosso per le labbra.
Alcune donne, come descritto da Michel de Montigne arrivavano addirittura a “ingoiare ghiaia, cenere, cera o carbone” per far sì che si ammalassero ed ottenessero cosi un colorito più pallido.
Altri autori come Ben Jonson, in chiave molto ironica, affermavano che la regina utilizzasse talmente tanti cosmetici e in una maniera talmente tanto frequente da non ricordare più il suo volto se si fosse specchiata da adulta.

Epoca Elisabettiana e il cinema

Anche il Pop

Achille Lauro

 

Fonti:

Richard Corson Fashion in Make up from ancient to modern times1971 Universe book

Articolo interessante sui volti del cinema di Elisabetta I qui

Fotografia e make up, sono gli elementi cardine del percorso trasversale e dinamico che, sin da giovane, ha segnato l’animo di Antonio Ciaramella. Se le sue origini partenopee gli hanno conferito l’arte del parlare romantico, la sua determinazione l’ha portato ad inseguire costantemente la bellezza.

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