Il Make-up Nell’Epoca Edoardiana
All'inizio del Novecento, ancora in piena epoca edoardiana, il trucco era un tabù: la pelle
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All’inizio del Novecento, ancora in piena epoca edoardiana, il trucco era un tabù: la pelle doveva essere liscia e bianca e i colori erano lasciati alle donne di dubbia reputazione.
Ma nel periodo delle rivoluzioni nella moda e nello stile anche il make-up non fece eccezione.
La Pelle![](https://sp-ao.shortpixel.ai/client/to_webp,q_glossy,ret_img,w_570,h_827/https://www.timelessbeauty.it/wp-content/uploads/2018/05/o-CHIN-570.jpg)
Durante l’epoca edoardiana le donne cercavano di avere una pelle il più bianca possibile, per questo applicavano sul viso lozioni e tonici a base di succo di limone.
Il colorito pallido della pelle era infatti segno di appartenenza alla nobiltà: l’abbronzatura era propria di persone che lavoravano all’aperto e nei campi; mentre le donne dell’alta società erano solite stare in casa o in luoghi riparati dal sole.
Molto del tempo trascorso in casa era dedicato alla cura del viso: Le donne applicavano costantemente creme e lozioni che le aiutassero a mantenere un aspetto giovane e la pelle morbida.
Per mantenere un aspetto giovane, nelle principali città esistevano esclusivi saloni di bellezza, in cui le donne potevano sottoporsi a vari trattamenti.
Il Make-Up![](https://sp-ao.shortpixel.ai/client/to_webp,q_glossy,ret_img,w_482,h_475/https://www.timelessbeauty.it/wp-content/uploads/2018/05/1863_Rouge-fin-extra-de-theatre.jpg)
L’unico cosmetico socialmente accettato era contenuto in piccoli vasetti e veniva applicato su guance, occhi e labbra e poi tamponato con della carta assorbente.
Le donne dell’epoca particolarmente audaci iniziarono a mescolare diversi colori, cercando di raggiungere un duplice obiettivo: avere un aspetto giovane e florido ma senza che si notasse la presenza del trucco.
Il make-up come lo intendiamo oggi era riservato solo alle donne di spettacolo o a quelle di strada.
Pertanto solo andare alla ricerca di cosmetici era considerato ancora un qualcosa di scandaloso e tutto veniva fatto furtivamente.
L’Evoluzione![](https://sp-ao.shortpixel.ai/client/to_webp,q_glossy,ret_img,w_600,h_388/https://www.timelessbeauty.it/wp-content/uploads/2018/05/selfridges-london-perfumery-4435343.jpg)
Ma la situazione cambierà molto velocemente: già nel 1909, Gordon Selfridge lanciò a Londra, precisamente in Oxford Street, i primi banchi di cosmetici dove le donne potevano provare i vari preparati prima dell’acquisto.
Selfridge non fu certo il primo ad occuparsi di cosmesi femminile, infatti all’epoca erano già famosi profumieri particolarmente importanti come:
- Houbigant (1775);
- Rimmel (1834);
- Bourjois (1863);
- Shiseido (1872);
- Ponds (1872);
- Richard Hudnut (1888).
Questi però si occupavano prettamente la cura della pelle, oltre che, naturalmente, i profumi.
Ma è proprio in questi primi anni del XX secolo che nacque il vero e proprio make up, grazie alle grandi innovazioni che portarono personaggi come:
- Helena Rubinstein (1903);
- Papier Poudre (1903);
- Coty (1904);
- Princess Pat (1907);
- Harriet Hubbard (1907);
- Max Factor ( 1909);
- L’Oréal (1909);
- Elizabeth Arden (1910).
La Prima Guerra Mondiale e l’arrivo dei primi film girati ad Hollywood contribuirono a rendere popolari nomi come:
- Lady Esther (1913);
- Cutex Nail Polish (1914);
- Maybelline (1915);
- Dorothy Gray (1916);
- Marie Earle (1918).
Tutti nomi di rilievo che si sono impegnati per cambiare il modo in cui le donne pensavano loro stesse.
Col tempo i cosmetici cominciarono così a diffondersi e durante le serate una donna poteva copiare i famosi volti femminili della scena.