Storia dell’Eyeliner

Il grafismo più amato da sempre   Ogni volta si parla di eyeliner o storia dell’eyeliner vengono

Anouk Aimèe

Il grafismo più amato da sempre

 

Ogni volta si parla di eyeliner o storia dell’eyeliner vengono subito alla mente le dive degli anni 50, basta chiedere a chiunque, tuttavia anche se questo è l’immaginario collettivo, spesso del tutto sbagliato.

Iniziamo con il fare una precisazione linguistica: in lingua inglese per eyeliner s’intende “bordatura dell’occhio” .

Storia dell’eyeliner. 

Cosa ha contribuito al cambio dell’estetica tra la fine degli anni 50 e l’inizio degli anni 60?

Punto primo: il prodotto cosmetico per scopo beauty entra in commercio alla fine degli anni 50 esattamente nel 1958

Punto secondo : fu introdotto in commercio un altro cosmetico nello stesso anno il mascara automatico, quello nel tubetto con l’applicatore.

mascara automatico

Come era in passato?

Il primo mascara era in cake (in tavoletta) con una specie di spazzolino per applicare il prodotto sulle ciglia, pensate che il packaging è rimasto praticamente invariato dalla sua realizzazione per diversi anni del 900 e lo si trova ancora oggi).

Quindi come facevano le dive Hollywoodiane immortalate nei loro look glamour?

Le possibilità erano diverse:

  • matita automatica e pennellino
  • prodotto cremoso come ombretto e pennellino

In entrambi i casi si applicava successivamente la cipria per fissare la bordatura dell’occhio.

Ipotesi personale

 Credo che spesso venisse anche utilizzato lo stesso mascara in cake .

Notizia che ancora non sono riuscito a confutare su testi  storici, tuttavia mi sembra una valida supposizione conoscendo l’approccio giocoso con il make up (es. l’utilizzo del rossetto come blush).

Quando è nata l’idea di allungamento dell’occhio?

Nel mio secondo trattato “Make up il Codice teatrale” si evince di come le tecniche di estensione, ingrandimento e inclinazione dell’occhio, siano già molto presenti nel teatro dell’ottocento.

premessa

Questa non è la sede né l’articolo per disquisire sul trucco di allungamento dell’occhio da parte delle civiltà antiche, per questo mi concentro in un’epoca relativamente più recente e comprensibile.

tavole leichner 1936 su make up il Codice teatrale ed. Efesto

Tavole Leichner 1936 face chart per “balletto” su Make up il Codice teatrale ed. Efesto 2021

Eyeliner in teatro

Ebbene nel periodo storico in cui si afferma in tutta Europa il melodramma, contestualmente al teatro classico e alle altre espressioni artistiche come il balletto …

la tecnica di applicazione

… si usavano i greasepaint più piccoli e venivano utilizzati come “liner” era uso avere anche altri prodotti grassi che venivano applicati con lo “sfumino” un bastoncino fatto di pelle rigida o un pezzo di carta arrotolato per realizzare ogni sorta di linee. tratto da Make up il Codice teatrale

Film del 1948 Scarpette rosse. notiamo come il make up di caratterizzazione teatrale utilizzi linee di allungamento occhi

 In teatro

L’attore aveva  look  standard  per la caratterizzazione da

  1. Giapponese
  2. Cinese
  3. Cattivo/Cattiva
  4. Ingrandimento dell’occhio  generico ecc…

Lo faceva realizzando delle linee appunto sulle rime (superiore e inferiore) e piega palpebrale. Altra caratteristica era il puntino rosso nell’angolo interno dell’occhio per illuminare lo sguardo. (immagine in alto)

Ancora non è Moda

Nonostante la forte presenza di immagini con occhi grafici, non era il periodo per far sì che questa diventasse una moda infatti rimase pura caratterizzazione, mi viene in mente per esempio il look di Theda Bara nel ruolo di Salomè o Cleopatra con occhi bordati da una doppia linea di eyeliner (tra il 19012 e il 1915).

Theda Bara

Eyeliner sfumato o grafico?

La bordatura dell’occhio, sfumata o grafica, esiste da moltissimo tempo in diverse culture e civiltà. In uso sicuramente di più quella sfumata rispetto a quella grafica, soprattutto in un periodo del 900, in cui si utilizzavano prodotti come il kajal decisamente non long lasting.

brigitte helm 1927

Bisogna attendere che i tempi siano maturi. In molti mi chiedono quando sia nato l’eyeliner, io rispondo sempre la stessa cosa nel 1958 con il prodotto “Fluid liner”!

Tuttavia ad occhi esperti è possibile notare di come dive degli anni 20, 30 addirittura 900 abbiano rivestito i loro occhi con questo grafismo, ma ripeto, era caratterizzazione cine/teatrale e non ancora moda!

E per far sì che diventi di moda dobbiamo aspettare la fine degli anni 50.

Il decennio del grafismo

Quello degli anni 50 è sicuramente il decennio dell’occhio allungato e per la prima volta in modo ascendente cioè, inclinato verso l’alto.

cover vogue 1950

Alcune cause:

  1. dive come la modella Jean Patchett comparsa sull’iconico numero di Vogue nel gennaio del 1950, con il suo occhio “naturalmente ascendente”
  2. l’incredibile beauty di Marilyn Monroe,
  3. il “mandarine look” che favoriva l’occhio a mandorla e un abbigliamento che strizzava l’occhio alla moda orientale,
  4. la nascita del prodotto fluido che ha reso più facile l’imitazione da parte delle masse… Diventando moda.

Infatti i grafismi saranno la cifra stilistica degli anni 60 in perfetto  gusto sperimentale e avantgard!

Quando immaginiamo gli anni 50 visualizziamo eyeliner sinuosi e spessi, ma ripeto questa è una percezione del tutto falsata della realtà, dove la bordatura era realizzata in modo sottile e sempre armonizzante nella maggior parte dei casi.

Cosa intendo per armonizzante?

Semplice un make up studiato su misura, seguendo le regole basi artistiche dell’armonizzazione attraverso le proporzioni, e l’equilibrio cromatico iniziate parallelamente all’evolversi del linguaggio cinematografico (vedi tutti gli studi di Max factor e Westmore).

Conclusioni

Siamo coscienti che il grafismo  non è possibile realizzarlo su qualsiasi occhio. Tuttavia, esistono regole tecniche che evitano di rendere teatrali i nostri look.

 

In make up 100 anni allo specchio Ed. Efesto molte indicazioni nel capitolo degli anni 50.

Fonti Make up 100 anni allo specchio Ed Efesto 2015

Make up il Codice teatrale Ed. Efesto 2021

Grazie per la collaborazione a C. La Marca

 

Fotografia e make up, sono gli elementi cardine del percorso trasversale e dinamico che, sin da giovane, ha segnato l’animo di Antonio Ciaramella. Se le sue origini partenopee gli hanno conferito l’arte del parlare romantico, la sua determinazione l’ha portato ad inseguire costantemente la bellezza.

2 COMMENTS
  • Vinnie Gennaio 17, 2022

    Letto tutto di un fiato: interessantissimo 👍🏻

  • Mariela Fasolino Gennaio 17, 2022

    Spetacolare!

POST A COMMENT

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.